Nota dell'autore:
Sghembestorie è una raccolta di racconti che in comune hanno il tratto surreale che li caratterizza, anche per questo sono introdotti dalla citazione di Magritte.
Ho deciso di chiamarle Sghembestorie perché è come se ognuna di esse abitasse un piano tutto suo, apparentemente distante dalle altre eppure così vicino nella sua sospensione tra reale e irreale e nella capacità di coinvolgere la parte più profonda del lettore.
Anche il carattere surreale delle singole storie, nonostante la sua impalpabilità incide sulla parte più vulnerabile di chi le incontra: i sentimenti, le paure, l’immaginazione lasciando, a fine lettura, la sensazione e la volontà che quelle parole non svaniscano con l’ultima riga d’inchiostro, ma permangano per poterle ritrovare sempre in un angolo di sé.
Riflessioni personali:
Mi sono imbattuta nelle Sghembestorie una sera per caso. Il titolo mi colpì subito, ma il modo in cui era scritto ancora di più.
Era una fusione tra Antoine de Saint-Exupèry, Pavese e anche mitologia greca pensai: perché in storie semplici e personaggi originali e fantastici nascondeva insegnamenti di vita e sentimenti veri, reali. Grazie a questi piccoli personaggi è possibile affrontare in modo giocoso le situazioni più strane e i sentimenti più grandi.
Un libricino che mi è rimasto nel cuore.
Una lettura davvero piacevole, significativa e istruttiva per tutte le età.
Anche nei ringraziamenti ho ritrovato la linea lubertiana ^_^ e devo dire che mi sento un pò come Alice anche se forse non sempre ho colto il vero significato delle storie. Ma in fondo è così, ogni lettore fa suo il libro traendo conclusioni personalizzate.
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